Il Decreto legge, varato oggi dal Consiglio dei Ministri, sulla base delle informazioni che circolano, non comprenderebbe le misure per la Scuola, richieste dalle Organizzazioni sindacali alla Ministra dell'istruzione, al fine di rallentare la diffusione crescente del contagio da coronavirus. Rinviamo una valutazione definitiva sul contenuto del Decreto varato oggi, appena avremo la disponibilità del Testo nella versione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
In data 12 marzo 2020 con una una nota a firma congiunta dei sindacati maggiormente rapresentativi del Comparto Istruzione (CIGIL-CISL-UIL, SNALS e FEDERAZIONE GILDA UNAMS) abbiamo rappresentato al Ministero dell'Istruzione , considerata un’emergenza di queste proporzioni, un intervento legislativo specifico per la Scuola per evitare che l’attuale “navigazione a vista” porti a conseguenze ancora più gravi con ripercussioni sul regolare avvio dell’anno scolastico. 
In tutte le situazioni in cui non sono garantite condizioni di sicurezza del personale scolastico, le attività vanno comunque interrotte, cosi come in tutte le situazioni in cui vi è assenza di attività o sono già in atto modalità di lavoro agile " per cui non appaiono infatti strettamente indispensabili né dunque giustificabili, in assenza di attività didattica e quindi di alunni e docenti, le prestazioni del personale ausiliario", mentre il lavoro degli uffici di segreteria e quello degli Assistenti Tecnici da tempo avviene quasi totalmente operando su sistemi informatici, una modalità che ben si presta, in questa fase di drammatica emergenza, all’attivazione temporanea di forme di lavoro agile e a distanza. Le stesse considerazioni valgono ovviamente anche per quanto riguarda la figura del Dirigente scolastico e del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
Queste sono settimane decisive per capire se la diffusione del contagio si blocca o quanto meno rallenta. E' opportuno lo slittamento di alcuni adempimenti amministrativi (mobilità, graduatoria dei 24 mesi, organici) per limitare considerevolmente le esigenze di spostamento delle persone, favorendo la loro permanenza a domicilio per tutte le necessità indotte dallo stato di emergenza e senza pregiudicare le esigenze di funzionalità degli uffici. 
Speriamo tanto che possa esserci una riflessione ulteriore.
Silvio Mastrolia

 

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